Ex officine, fonderie, fabbriche di vernici, prodotti chimici, ceramiche, ordigni bellici. Tutte attività produttive che, una volta dismesse, hanno lasciato attorno a sé aree potenzialmente contaminate, a causa dei residui e degli scarti della lavorazione. In Emilia-Romagna per diciotto di queste realtà (i “siti orfani”, così detti perché il responsabile dell’inquinamento non è individuabile, non c’è più o non provvede a tutti gli adempimenti previsti dalla legge) sono disponibili oltre 27 milioni di euro assegnate dal Pnrr.
“Nella nostra regione sta partendo una grande operazione di risanamento e rigenerazione ambientale, grazie alla quale verranno restituiti alle amministrazioni, ai cittadini e al tessuto imprenditoriale spazi importanti– commenta Irene Priolo, vicepresidente della Regione con delega all’Ambiente-. Parliamo di realtà che finalmente potranno essere oggetto di un nuovo sviluppo sostenibile”.
In fase istruttoria la Regione Emilia-Romagna aveva candidato alle risorse 33 siti; di questi, 18 sono stati scelti dal Ministero.
In provincia di Rimini oltre 390 mila euro andranno al sito MC – MetalCrome di San Giovanni in Marignano collocato in una zona commerciale prossima alla città, dove dalla fine degli anni ’90 la ditta ha svolto un’attività galvanica (cromature, zincature). In seguito a un incidente nel 2012, l’attività si è interrotta e sono iniziate le operazioni ambientali, attualmente a carico dell’amministrazione comunale. L’intervento di bonifica completerà quanto iniziato dal Comune, ultimando la dismissione del sito, la bonifica del suolo impattato e l’intervento sulla falda, attualmente oggetto di misure di sicurezza.