“Fra Noi” è il progetto nazionale, arrivato alla seconda edizione, finanziato dal Ministero degli Interni con il fondo FAMI, il cui obiettivo è l’integrazione stabile di persone titolari di protezione internazionale nelle comunità locali.
Si è tenuto il 14 dicembre, presso la Sala del Giudizio Universale del Museo della Città di Rimini, l’incontro dal titolo “Fra Noi. Inclusione sociale: tra necessità e utopia”.
Secondo Luciano Marzi, vicepresidente del Consorzio Communitas e capofila del progetto “Fra Noi”, il maggior ostacolo è trovare un’abitazione. Questa difficoltà rischia di vanificare anni di lavoro affrontato dagli enti che supportano i rifugiati e dalle persone stesse oggetto di protezione. Spesso sono soggetti ben inseriti nei contesti in cui vivono, che lavorano con contratti regolari, anche a tempo indeterminato ma, senza una casa, tutti gli sforzi profusi possono davvero vanificarsi. Il problema abitativo, in uscita dai percorsi di tutela, è enorme.
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C’è una diffusa ritrosia da parte di proprietari di immobili rispetto alla possibilità di affittare a stranieri, in senso ampio. A ciò si aggiunga che il nostro territorio riminese vive anche il problema della stagionalità: affittare immobili a lungo termine non è remunerativo. Bisogna inoltre ricordare la mancanza di certezze per i proprietari in caso di morosità o sfratto.
Grazie al progetto “Fra noi” è stato possibile, per gli enti aderenti, approfondire il tema dell’abitare in relazione all’inclusione cercando e proponendo soluzioni. È di fondamentale importanza, in una materia così ampia e complicata, mettersi insieme per fornire opportunità, proposte e visioni di futuro. Le amministrazioni e istituzioni possono e devono coglierle perchè i percorsi di integrazione abbiano efficacia per la crescita e lo sviluppo della collettività.
Ci sono esperienze diffuse in Italia di partnership tra pubblico e privato che garantiscano diritti e tutele per proprietari e affittuari. A Monza, ad esempio, è stato avviato un protocollo d’intesa tra Terzo Settore e proprietari con un innovativo strumento assicurativo per garantire entrambe le parti.
Dobbiamo costuire reti, relazioni tra territori eterogenei ma che condividono le stesse criticità: la conoscenza di diverse esperienze fornisce stimoli e opportunità per attuare proposte efficaci, declinate nelle specifiche realtà. L’obiettivo di “Fra noi” è proprio quello di attuare azioni di sistema: porre all’attenzione anche del Ministero degli Interni soluzioni innovative, pilota, che possano diventare prassi per le amministrazioni locali.